Inpgi, ratificati i bilanci e tagliati del 10% i compensi degli amministratori  

 

Il Consiglio generale dell’Inpgi ha approvato a maggioranza il bilancio di assestamento 2015 ed il bilancio di previsione 2016 dell’istituto.

“La riforma del sistema dei contributi e delle prestazioni dell’ente, approvata dal Consiglio amministratore e sottoposta al vaglio dei ministeri vigilanti, e l’accesso agli sgravi contributivi per le assunzioni a tempo indeterminato da parte del sistema editoriale – commenta il presidente dell’istituto, Andrea Camporese – rappresentano i due principali elementi messi in campo nel 2015. L’evidenza di un sacrificio richiesto alla platea degli iscritti e delle aziende nella rimodulazione di aliquote e prestazione si confronta con un progressivo deterioramento del tessuto economico di settore”.

“Il rispetto di parametri di sostenibilità a 30 anni – prosegue Camporese – è un obbligo, non una facoltà, così come l’intervento riformatore, ad un certo punto, è divenuto ineludibile nell’esercizio della responsabilità verso le future generazioni. La crisi subita dal settore editoriale, nell’ambito del quinquennio, è stata impressionante e largamente superiore a quella che ha attraversato il Paese. L’istituto, attraverso i suoi organi, ha messo in campo, per tempo, una serie di misure contenitive e di stimolo del mercato del lavoro fino a giungere ad un inevitabile intervento sistemico che comunque mantiene notevoli specificità e vantaggi rispetto al contesto pubblico. In questo ambito si evidenzia solo l’autorevole relazione della Corte dei Conti laddove richiama i ripetuti interventi e allarmi da parte del vertice dell’Inpgi. Ricordo che solo gli sgravi previdenziali per le assunzioni interamente finanziati dall’ente e operanti fin dal 2012, hanno portato ad oltre 500 nuovi ingressi nel mercato del lavoro. Il monitoraggio dell’andamento dei conti nei prossimi anni, al di là degli obblighi di legge e vigilanza, appare dirimente, così come il confronto profondo con le parti sociali (Fnsi e Fieg) per la ricerca incessante di nuovi elementi di tutela del sistema. I forti sgravi contributivi, di durata triennale, messi in campo dallo Stato, rappresentano un’importante occasione di inversione di tendenza”.

 

“Relativamente ai bilanci della Gestione previdenziale separata, approvati all’unanimità – si legge nella nota stampa dell’Inpgi – i dati fondamentali in termini di patrimonio, numero di iscritti, rapporto tra contributi e prestazioni e sostenibilità attuariale, confermano un quadro di totale garanzia per gli iscritti. Resta, come più volte evidenziato, un tema di adeguatezza prospettica delle prestazioni collegato a medie di reddito non adeguate. Al tempo stesso si evidenzia una costante crescita del numero di iscritti alla Gestione a significare una amplificazione del lavoro giornalistico non dipendente in un quadro macroeconomico di settore fortemente depresso. L’attività ispettiva condotta dall’istituto ha evidenziato importanti sacche di erronei versamenti contributivi presso l’Inps, in particolare da parte di azienda private che utilizzano giornalisti nei propri uffici stampa. Sarà importante proseguire nelle verifiche e diffondere ulteriormente informazioni sul territorio in merito all’obbligo di versamento contributivo all’Inpgi, sia per la gestione dei lavoratori dipendenti che per quella separata, indipendentemente dalla tipologia di contratto applicata”.

 

Il Consiglio generale ha infine deliberato, sempre a maggioranza, in favore della riduzione, nella misura del 10%, dei compensi degli organi di amministrazione e controllo dell’istituto.