Partito a Matera il congresso dell’Unione stampa cattolica. Domenica l’elezione del nuovo direttivo

Con la relazione del presidente uscente Andrea Melodia si è aperto ieri a Matera il XIX Congresso dell’Ucsi (Unione cattolica stampa italiana).

“La misericordia – ha detto Melodia – deve essere al centro della nostra professione e che è giusto pretendere che i comunicatori professionali seguano percorsi formativi e si inseriscano in meccanismi sia di controllo della qualità del loro lavoro, sia di controllo sul rispetto delle regole deontologiche che i comunicatori professionali devono darsi. In Italia questo controllo è affidato, per noi giornalisti, all’Ordine professionale. Conosciamo i limiti di questa azione, anche a causa dalla vetustà delle norme di legge che regolano la vita dell’Ordine, di cui si sta discutendo la riforma che speriamo si concluda nell’anno in corso. Oggi possiamo affrontare un dibattito sereno e costruttivo sul futuro della professione, che ne ha molto bisogno, sapendo che la nostra voce non è irrilevante”.
Secondo Melodia il rilancio dell’informazione professionale non puo’ avvenire se non viene riempito il fossato che oggi la separa dai cittadini: quello della credibilità.
Il presidente si è poi soffermato sui precari, “soprattutto a quelli tra loro che affrontano pericoli e minacce malavitose, e le affrontano per amore della verità e della professione, cui va il nostro sostegno. Non dimentichiamo una esigenza primaria di solidarietà e di aiuto concreto, fatta soprattutto di impegno perché cambino a loro favore gli assetti del sistema informativo italiano”
Infine, ha tracciato un bilancio sullo stato dell’Ucsi: “Non abbiamo rapporti con il mondo politico, e non siamo entrati nelle scelte degli associati per quanto riguarda gli organismi di rappresentanza della categoria. Vorrei solo esprimere il mio personale disagio per le radicalizzazioni e la incapacità di dialogo che si sono manifestate nel corso della campagna delle recenti elezioni per l’Inpgi”.
“Abbiamo preso parte, in molte occasioni – ha concluso – al dibattito sulla qualità e l’etica professionale avviato in altre sedi – e cito in particolare la Fnsi, grazie alla quale sono nati il gruppo di lavoro e il sito ‘Illuminare le periferie’. Una scelta, un percorso necessari per aiutare l’Italia a colmare il divario che separa il sistema informativo italiano, nelle classifiche internazionali, da quelli più avanzati”

E’ stato anche letto un messaggio del segretario generale della Cei, Monsignor Galantino: “la conferenza episcopale – ha detto – guarda con stima il vostro lavoro e vi invita a fare sempre meglio e di più a partire dall’incontro tra generazioni diverse. La rivista Desk, la scuola di formazione di Fiuggi, il sito e l’osservatorio di mediaetica aiutano a mantenere alta una formazione di qualità”

Nella capitale europea della cultura 2019 è presente anche l’Ucsi Molise con le delegate Enrica Cefaratti e Rita Lena, la presidente del direttivo regionale Rita D’Addona e don Paolo Scarabeo, consigliere della sezione molisana.

I lavori proseguiranno per altri tre giorni. Sabato è in programma il convegno “Le sfide del giornalismo al tempo di Francesco”, al quale interverranno il direttore di Avvenire, Marco Tarquinio; il presidente della Fnsi, Giuseppe Giulietti; il direttore della Tgr Rai, Vincenzo Morgante; il componente dell’Ordine nazionale dei giornalisti, Michele Partipilo; la vaticanista di RaiNews24, Vania De Luca; lo scrittore di La Civiltà Cattolica, Francesco Occhetta.
Domenica 6 la chiusura con il voto e la prima riunione del Consiglio eletto.